Oggi celebriamo l'inizio, all’interno del blog, di una nuova rubrica dove coniugare il nostro amore per la Sicilia con quello per la letteratura. Che sia contemporanea o classica non importa, ciò che conta è che al centro ci sia questa terra intrisa di sole e cultura.
Tuttavia quello che forse non sapete è che l’immaginario collettivo della comunità isolana è ricco di creature “leggendarie”. Il giornalista catanese Rosario Battiato - in collaborazione con l’artista conterranea Chiara Nott - ha dato vita a due bestiarium mitologici, entrambi editi per Il Palindromo. Il primo – dal titolo rappresentativo “Creature fantastiche di Sicilia” - è quello su cui mi focalizzerò. Mentre il secondo volume - pur conservando quel leitmotiv surrealista – è un bestiario (come recita il titolo) “contemporaneo” all’interno del quale vengono riadattate in chiava mitica alcuni stereotipi della “sicilianità”.
“Creature fantastiche di Sicilia” è un compendio d’immediata lettura che riporta in auge la tradizione favolistica-leggendaria cogliendo a piene mani da esimi letterati quali Giuseppe Pitré, Gesualdo Bufalino, Giuseppe Tomasi di Lampedusa e molti altri ancora, arricchito da illustrazioni che hanno un quid di evanescente, quasi burtioniano.
Sono circa una trentina le creature qui riportate e catalogate in quattro macro-sezioni: anime, creature, diavoli e donne mostruose, rintracciabili (più o meno) grazie alla mappa ideata da Chiara Nott e in allegato al volume.
Lo scopo ultimo del libro penso sia quello di recuperare le radici più profonde e oscure, così da avere gli strumenti giusti attraverso i quali poter comprendere meglio il nostro presente.
Il catalogo Alba Incoming può offrire ai visitatori diverse opportunità di viaggio e lasciarsi ispirare da una genuina curiosità per l’apparato folklorico regionale può solo essere un valore aggiunto.
Qualche esempio? Col “Sicilia Bucolica” due giorni li trascorrete nel trapanese e chi lo sa, magari, potreste incappare nei “parrini disonesti” o nei “
”.Il nostro “Sicanians” vede l’esplorazione dell’entroterra dei Monti Sicani e, in uno dei trekking previsti dal programma, passeggerete lungo sentieri immersi in verdeggianti boschi e potreste perfino scorgere un folletto errante.
“Sicilia Classica” si concentrerà prevalentemente sul territorio orientale, l’Etna vi stregherà per la sua imponenza o per i Diavuli che si aggirano sulla sua sommità.
È lapalissiano l’intento goliardico dietro questo mio alludere a degli incontri paranormali, si tratta di un modo diverso di presentare la Sicilia. È una terra di grande bellezza che merita di essere visitata almeno una volta nella vita e che saprà ricompensarvi con cibi squisiti e la sua poliedricità culturale e storica.
Elisa Raimondi
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